Tratto da FITET Sardegna – 13 giugno 2018
Non poteva essere diversamente. Ateneika ormai è diventato un must non solo tra studenti universitari ma anche per giovani e senior dell’area cagliaritana e hinterland. I consensi straripano e il colpo d’occhio quotidiano nei dieci giorni di manifestazione parla chiaro. Sport e musica risulta un binomio azzeccato che attira e appassiona. E il Tennistavolo, in tutto questo divertente bailamme, fa la sua più che dignitosa figura, confermandosi disciplina di nicchia tra le dieci praticate, attirando una variegata tipologia di appassionati.
Nella giornata del torneo, la Fitet ha coordinato l’appuntamento con la puntuale professionalità dell’arbitro Nicola Mazzuzzi. E non poteva mancare il presidente Simone Carrucciu che ha voluto salutare i giulivi partecipanti. “Rimango sempre estasiato dall’organizzazione impeccabile di Ateneika – commenta Carrucciu – che negli anni si è saputa ritagliare un appuntamento che definire appetibile è poco. Da parte mia è intenzione risollevare le sorti del tennistavolo nel pianeta universitario e credo che a breve ci saranno delle interessanti evoluzioni. E ovviamente spero che i partecipanti al torneo possano coltivare con maggiore serietà, in futuro, la pratica di una disciplina olimpica e paralimpica tra le più diffuse al mondo”.
A Carrucciu fa eco Luca Brundu che di Ateneika è il responsabile del Tennistavolo: “Le sensazioni sono positive perché in via Is Mirrionis ho visto sia facce nuove, sia facce conosciute. Quando quattro edizioni fa la disciplina del tennistavolo era stata inserita, suscitò parecchia curiosità. Sinceramente lo considerai un azzardo perché rispetto agli altri sport presenti ad Ateneika non avevo la certezza che ci potesse essere alta competizione al di fuori di una concezione oratoriana del ping pong. Col passare delle edizioni mi sono ricreduto perché il livello sta salendo, e chi si iscrive lo fa con cognizione di causa nella speranza di poter cogliere risultati di prestigio. Quindi fa piacere che una campionessa come Eleonora Trudu possa essere impensierita da un agguerrito “dilettante”. Sarebbe bello portare costantemente il Tennistavolo al CUS come accadeva in passato; le attrezzature ci sono, a me piacerebbe molto rinverdire i vecchi fasti. Credo che con l’apporto di Simone Carrucciu si possano fare grandi cose insieme, con lui abbiamo sviluppato sempre un ottimo rapporto e siamo fieri di questa collaborazione con la Fitet”.
Per ciò che concerne l’aspetto agonistico, nella serie A, ad Eleonora Trudu (Studi Umanistici) sono sufficienti due incontri che per ironia della sorte disputa contro due fratelli: prima estromette Andrea Corongiu, poi in finale, Paolo Corongiu (entrambi di Ingegneria – Architettura) che all’atleta del Tennistavolo Norbello riesce a strappare addirittura il terzo set. Sul podio sale anche Tommaso Casale (SceGp).
La serie B ha invece decretato la vittoria di Andrea Chessa (IngArc) che in finale si è imposto sull’umanistico Matteo Floris. Vicente Salvador coglie il terzo posto battendo nella finalina il suo collega Giovanni Meloni.
I fratelli Corongiu prevalgono nel doppio, davanti al binomio Francesco Vinci/Michele Pusceddu di Medicina e Chirurgia.
“Mi sono divertita molto – ammette Eleonora Trudu – anche se un po’ mi è dispiaciuto non vedere i tesserati Fitet che gli anni scorsi parteciparono alla competizione. L’unica faccia conosciuta era quella di Tommaso Casale, ex giocatore. Quindi alle prese con un livello amatoriale della disciplina sono entrata in contatto con giocatori comunque bravini che se sottovalutati potevano mettere in seria apprensione”.