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8 marzo, il CUS Cagliari in Consiglio Regionale per la celebrazione della Giornata Internazionale della donna

Sabato 8 marzo, una rappresentanza delle atlete del CUS Cagliari, ha partecipato alla cerimonia per la Giornata internazionale della donna, organizzate dal Consiglio Regionale della Sardegna, intitolata “Un Consiglio per l’8 marzo… Donne di straordinaria normalità”.

«Ho sempre creduto che la passione e il duro lavoro possano abbattere qualsiasi barriera. E questo è il messaggio che voglio lasciare oggi, soprattutto alle giovani ragazze che sognano di realizzarsi, nello sport come in qualsiasi altro ambito della vita: non lasciate mai che qualcuno vi dica che non potete farcela. L’unico limite è quello che siamo disposti a superare. La parità non è solo un traguardo individuale, è una responsabilità collettiva. È fondamentale che tutti noi, uomini e donne, lavoriamo insieme per costruire una società in cui il rispetto e le pari opportunità siano la normalità, e non un’eccezione», ha affermato la nostra Claudia Pinna nel suo intervento.

Insieme a lei, nell’aula del Consiglio, erano presenti Sara Paschina, Gioia Regina Maria Pireddu Carboni, Catarina Pinheiro, Virginia Cocco, Gaia Lai, Noemi Concas, Flavia Lai, Benedetta Lusci e Pasquetta Basciu.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di una rappresentanza delle donne della “Brigata Sassari”, una delegazione dell’associazione” Medici Senza Frontiere”, del Corpo forestale, le donne centenarie, delle associazioni e dei centri antiviolenza, delle velociste Laura Frattaroli e Dalia Kaddari, i videomessaggi di Marta Maggetti e Alessia Orro, della Scuola Media “Ugo Foscolo”, l’Istituto Comprensivo “Tuveri-Colombo”, l’Istituto Comprensivo “Satta-Spano-De Amicis”, della violinista Anna Tifu, i saluti del Presidente del Consiglio Regionale, Piero Comandini, gli interventi delle consigliere regionali Paola Casula, Maria Laura Orrù e Camila Soru, della assessori regionali Rosanna Laconi, Barbara Manca e Mariaelena Motzo, di Pierino Vargiu, della Sindaca di Domusnovas Isangela Mascia e della Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde.

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Questo è l’intervento completo di Claudia Pinna. 

Il Centro Universitario Sportivo di Cagliari promuove la cultura sportiva, la parità di genere, il rispetto dell’avversario e la funzione sociale dello sport.

Il nostro compito, come atlete, atleti e tecnici, è quello di trasmettere questi valori alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, agli studenti e famiglie. Lo facciamo attraverso l’attività sportiva degli undici settori, i corsi, le iniziative dedicate ai più piccoli, gli eventi sportivi, culturali e di intrattenimento.

La mia esperienza di atleta mi ha insegnato quanto sia importante la tenacia, la disciplina e la forza di volontà per raggiungere gli obiettivi. Lo sport è una palestra di vita, in cui si imparano il sacrificio, la resilienza e il valore della competizione leale. Tuttavia, anche in questo mondo ho visto quanto ancora ci sia da fare per garantire alle donne le stesse opportunità, la stessa visibilità e lo stesso riconoscimento che vengono dati agli uomini.

Nel corso della mia carriera nel mezzofondo e nel fondo, ho affrontato tante sfide, ho conosciuto la fatica degli allenamenti e la gioia delle vittorie, ma anche le difficoltà di essere donna in un settore dove spesso i modelli di riferimento sono maschili e dove gli uomini avevano più possibilità di fare una carriera sportiva da professionista

Ho sempre creduto che la passione e il duro lavoro possano abbattere qualsiasi barriera. È questo è il messaggio che voglio lasciare oggi, soprattutto alle giovani ragazze che sognano di realizzarsi, nello sport come in qualsiasi altro ambito della vita: non lasciate mai che qualcuno vi dica che non potete farcela. L’unico limite è quello che siamo disposti a superare.

Ma la parità non è solo un traguardo individuale, è una responsabilità collettiva. È fondamentale che tutti noi, uomini e donne, lavoriamo insieme per costruire una società in cui il rispetto e le pari opportunità siano la normalità, e non un’eccezione.

Il nostro impegno quotidiano è quello di mettere insieme la pratica sportiva, con i suoi valori e i suoi principi, e lo studio, il mondo del lavoro.

La cultura del rispetto e della parità di genere, i successi ottenuti con forza, tenacia e perseveranza devono essere un impegno concreto per tutti noi, oggi e per le prossime generazioni.

Noi, atlete e atleti, allenatrici e allenatori, dirigenti ci impegniamo ad essere un esempio.

Nello sport, come nella vita, si impara da piccoli a diventare grandi. 

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