Addio a Mohamed Said. Il gestore del Palm Beach è scomparso nella giornata di domenica. 50 anni, era arrivato a Cagliari nel 1996, quattro anni dopo la sua partecipazione alle Olimpiadi di Barcellona con la maglia dei “faraoni” nell’hockey su prato.
A “Sa Duchessa” , Said ha allenato dal 2001 sino all’annata 2005/2006. Nella stagione 2002/2003 ha centrato una storica promozione in A1. È lui stesso a raccontare, in una intervista su L’Unione Sarda pubblicata qualche anno fa, gli anni trascorsi con la maglia del Centro Universitario Sportivo cagliaritano. «Fino al 2000 ho giocato e allenato l’Amatori Cagliari in A2. Poi, per sei stagioni al CUS Cagliari, le prime due come giocatore, le altre due come giocatore-allenatore conquistando dopo ventisei anni la promozione in A1»
«Era un atleta molto forte con una ottima tecnica, molto determinato e con la giusta cattiveria sportiva» ricorda Alessandro Spano, suo ex compagno di squadra nel sodalizio universitario. «Una delle sue caratteristiche principali era quella di riuscire a fare dei cambi di velocità molto rapidi che mettevano in difficoltà l’avversario».
Spano racconta delle doti di Said come tecnico e motivatore: «È stato un buon allenatore ed era bravo a motivare i ragazzi e a dare la giusta carica prima delle partite. Era molto allegro, una persona positiva e in grado di vedere gli aspetti positivi in tutte le situazioni. Era poliedrico: riusciva a fare tante cose e si impegnava per farle al meglio. Era molto legato alla Sardegna».
[Foto Facebook: Alessandro Tocco]