1. Home
  2. Rassegna stampa
  3. UNIONE SARDA – TUMORI, IL NEMICO PIÙ SILENZIOSO SI CHIAMA SEDENTARIETÀ

UNIONE SARDA – TUMORI, IL NEMICO PIÙ SILENZIOSO SI CHIAMA SEDENTARIETÀ

Tratto da L’UNIONE SARDA – mercolerdì 20 dicembre – Pag 52 (Salute / Ed.Cagliari)

I l nemico più silenzioso si chiama sedentarietà. Responsabile di un tumore su cinque, la poca attività fisica è diventata una delle principali piaghe sociali da debellare. Un rapporto, quello tra movimento e salute che il Cus Cagliari, in collaborazione con la Regione, Lilt, la Lega italiana per la Lotta contro i tumori e Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica, cercherà di promuovere attraverso “Sport against the cancer”, un calendario di 4 mesi fitti di iniziative rivolte a studenti, adulti e anziani per promuovere il valore dell’attività fisica nella salute di tutti.
«Si tratta di un progetto pilota che ha però l’ambizione di espandersi da Cagliari verso il resto dell’Isola e il territorio nazionale – ha ammesso il presidente del Cus Marco Meloni – da quasi un anno stiamo cercando di riaprire alcune strutture sportive universitarie e non c’è miglior modo di farlo che offrirle all’intera comunità, consentendo a tutti di poter praticare sport e imparare a vivere meglio grazie a esso. Da febbraio a giugno costruiremo percorsi dedicati al benessere fisico per trasformare la nostra struttura in una casa accogliente per chiunque».
Ma a fare paura non sono soltanto i tumori. Una vita poco attiva è infatti legata anche all’insorgenza di patologie cardio-vascolari, metaboliche, neurodegenerative e osteo-articolari e muscolari. Un rischio che in Sardegna ha un peso rilevante – come segnalato dal medico e consigliere Aiom, Daniele Farci – con 70.000 malati di tumore e 9.000 nuove diagnosi annue.
«Stili di vita e alimentazione possono fare la differenza nel prevenire gravi malattie – ha confermato il presidente provinciale della Lilt Cagliari, Alfredo Schirru – la parte sportiva sarà gestita dal Cus, noi ci occuperemo invece di prevenzione con conferenze, seminari e visite ambulatoriali per diffondere una cultura del benessere a portata di tutti». L’iniziativa, anticipata da un convegno programmato il 15 gennaio, ha incassato il pieno appoggio delle istituzioni, impegnate da tempo a contenere i preoccupanti dati sulla salute dei sardi. «Siamo stati tra i primi ad attivare un piano organico di prevenzione – ha detto l’assessore Arru – se vogliamo ottenere risultati concreti abbiamo bisogno di fare sistema con Università e associazioni per portare avanti un programma di sensibilizzazione che fra dieci anni, quando il 25% della popolazione sarda sarà over 65, si rivelerà fondamentale per il sistema sanitario regionale».

[Luca Mascia]
Menu