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“No a ogni forma di razzismo e discriminazione, nello sport e nella società”

“Due giorni fa un tecnico del Centro Universitario Sportivo di Cagliari, di cui sono Presidente, nel corso di una partita di futsal (calcio a 5) ha rivolto epiteti irriferibili di natura razzista a un giocatore della squadra avversaria, Sergio Rocha. Lo ha fatto prima in campo, poi ripetutamente dalle tribune in seguito alla sua espulsione dal terreno di gioco, con parole per le quali non possiamo che provare, io personalmente e tutto il CUS Cagliari, profondissima vergogna.

Abbiamo deciso di reagire nell’unico modo possibile: l’esonero immediato e la ferma condanna per un comportamento di gravità inaudita, incompatibile con la funzione educativa di chi dovrebbe insegnare ai giovani i valori sportivi. Non solo il naturale spirito di competizione, ma lealtà, solidarietà, tolleranza e inclusione.

Ieri il Presidente della Villacidrese Calcio Matteo Marrocu – che ringrazio – ha accolto la mia proposta di incontrarci con lui e con Sergio Rocha, per poter presentare loro le mie scuse, sentite e profonde, a nome di tutta la nostra comunità sportiva.
Abbiamo ricevuto, a nostra volta, vicinanza e solidarietà da parte di moltissime persone, a partire dal Rettore dell’Università di Cagliari, il prof. Francesco Mola, dai vertici dello sport sardo, col Presidente del CONI Bruno Perra, e da molti dirigenti sportivi. Ringrazio, a nome del CUS Cagliari, tutti: anche noi, come l’atleta Sergio Rocha e la sua società, ci sentiamo parte lesa dal comportamento del nostro tesserato.

Mi sono chiesto, in queste ore, come sia possibile che un fatto di tale gravità sia accaduto proprio da noi, al CUS Cagliari: un luogo nel quale lo sport si accompagna alla cultura, dove le attività più propriamente agonistiche si uniscono quotidianamente ad attività ricreative e di studio. Un luogo che per definizione è, e vuole sempre più essere, un luogo di incontro, del rispetto, della correttezza e dell’inclusione.

La risposta che mi sono dato è che facciamo troppo poco. Facciamo troppo poco per vedere quel che ci accade intorno, per riflettere e far riflettere, per vigilare su comportamenti negativi, perché i nostri tecnici svolgano il loro compito di educatori consapevoli della loro responsabilità.

E allora da quanto accaduto dobbiamo trarre una lezione, un’ispirazione per fare di più e meglio. Il CUS Cagliari vuole farsi promotore ancora più attivo dei valori della tolleranza e dell’inclusione e fare del contrasto a qualsiasi forma di razzismo e discriminazione una priorità. Nei prossimi giorni discuterò con il nostro Consiglio Direttivo, con il Rettore dell’Università di Cagliari e con il Presidente del CONI Sardegna, le forme e i modi per dare vita a questo percorso, a partire da una giornata contro il razzismo e le discriminazioni che vorremmo organizzare insieme alla Villacidrese Calcio.

Nella nostra società, così come nello sport, non ci deve essere alcuno spazio per il razzismo e le discriminazioni, fenomeni che dobbiamo impegnarci a combattere attivamente, con costanza e determinazione.
Noi lo faremo, certi che avremo al nostro fianco tanti cittadini e cittadine, tanti sportivi e sportive”.

Marco Meloni
Presidente CUS Cagliari

[Foto Gianluca Zuddas/Fotocronache.it]
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